Tardyferon cpr ret 80 mg blist 100 pce

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Informazione destinata ai pazienti

Informazione destinata ai pazienti approvata da Swissmedic

Tardyferon®

Pierre Fabre Pharma AG

Che cos'è il Tardyferon e quando si usa?

Tardyferon è un preparato a base di ferro che viene usato come terapia in caso di carenza di ferro nel sangue («anemia»).

Stati di carenza di ferro possono verificarsi:

  • in caso di emorragie (ad es. dovute a malattie gastrointestinali, dopo operazioni allo stomaco o all'intestino oppure in caso di mestruazioni frequenti e forti) e di infezioni;
  • durante la gravidanza, il puerperio e l'allattamento;
  • nei periodi di crescita dei bambini piccoli e dei bambini;
  • in presenza di disturbi dell'assorbimento del ferro dall'alimentazione (ad es. in caso di diminuita formazione di acido nello stomaco, nell'età avanzata).

Il Tardyferon contiene sostanze ausiliarie che fanno sì che il ferro contenuto nel Tardyferon si liberi continuamente e lentamente, per cui si ottiene una miglior tollerabilità. Grazie al rilascio ritardato si ha un influsso favorevole anche sull'assorbimento del ferro nell'intestino.

In caso di lieve o cosiddetta latente carenza di ferro, cioè ancor prima che si manifesti un'anemia da carenza di ferro, le normali riserve di ferro dell'organismo vengono utilizzate quasi completamente per formare il pigmento rosso del sangue («emoglobina»). Già a questo stadio, l'impoverimento di ferro può provocare dei disturbi di carattere generale, quali inappetenza e stanchezza. Una situazione del genere si verifica spesso durante la gravidanza.

Soltanto in caso di grave carenza di ferro, cioè quando il ferro non basta più per la necessaria formazione dell'emoglobina, si ha la cosiddetta carenza di ferro manifesta con anemia.

Il Tardyferon è indicato per l'uso nei bambini a partire dai 10 anni e negli adulti.

Di cosa occorre inoltre tener conto durante il trattamento?

Prima di iniziare la terapia con il Tardyferon, è necessario che il tasso troppo basso di ferro e d'emoglobina nel sangue sia stato confermato dal medico mediante analisi appropriate. Se di fatto l'anemia non è dovuta alla carenza di ferro, il Tardyferon non solo è privo d'efficacia, ma può persino indurre un sovraccarico di ferro.

Quando non si può assumere Tardyferon?

Il Tardyferon non dev'essere somministrato in caso d'ipersensibilità ad una delle componenti del medicamento secondo la composizione.

Il Tardyferon non deve essere usato in presenza di una malattia rara caratterizzata da depositi patologici di ferro nei tessuti («emocromatosi»), dei cosiddetti disturbi dello smaltimento del ferro (quando ad es. l'anemia è dovuta allo mal smaltimento del ferro), di anemia non dovuta alla carenza di ferro ma ad es. alla carenza della vitamina B12, in caso d'intolleranza giustificata (ad es. in presenza di gravi alterazioni infiammatorie a livello gastrointestinale ) come anche in presenza di gravi malattie del fegato e dei reni.

Il Tardyferon non dev'essere somministrato ai bambini al di sotto dei 10 anni, bensì somministrare un medicamento che contenga meno ferro.

Quando è richiesta prudenza nella somministrazione del Tardyferon?

In presenza di malattie infiammatorie gastrointestinali, di evacuazione patologicamente ritardata dello stomaco e di certe altre malattie del tratto gastrointestinale, i preparati di ferro vanno presi con prudenza e solamente dopo aver consultato il medico.

I seguenti medicamenti, se somministrati contemporaneamente al Tardyferon, possono influire sull'effetto: determinati antibiotici (tetracicline e chinoloni), determinati agenti antiparkinsoniani (metildopa, levodopa e carbidopa), medicamenti per il trattamento dell'osteoporosi (bifosfonati) ed anche ormoni tiroidei.

I seguenti medicamenti possono ridurre l'effetto di Tardyferon: determinati antibiotici (tetracicline, cloramfenicolo), medicamenti contenenti alluminio, magnesio e calcio che legano gli acidi gastrici (antiacidi), colestiramina (una sostanza che riduce i lipidi nel sangue) ed anche altri medicamenti con calcio, fosfato o zinco.

.Se non è possibile rinunciare ad una contemporanea assunzione di tali medicamenti, è necessario lasciar passare 3 ore fra l'assunzione di uno dei suddetti farmaci e quella del Tardyferon.

L'effetto irritante dei medicamenti di ferro sulla mucosa dello stomaco e dell'intestino può essere potenziato se certi medicamenti antinfiammatori, come ad es. antireumatici, vengono presi contemporaneamente. Per questo motivo, tutti questi farmaci vanno somministrati con un intervallo di almeno 3 - 4 ore dal Tardyferon.

La terapia con Tardyferon riduce l'assorbimento dei fosfati presenti negli alimenti.

Durante la terapia con il Tardyferon, si consiglia di rinunciare al consumo di cereali integrali, tè nero, caffè, vino rosso, latte, latticini e uova, poiché influisce sull'efficacia del medicamento (efficacia ridotta).

I preparati di ferro vanno presi, se possibile, non prima di 2 ore dopo l'assunzione di cibo.

L'abuso duraturo di bevande alcoliche può provocare un sovraccarico di ferro, causato dall'aumento dell'assorbimento di ferro.

A causa del rischio di difetti di origine infiammatoria della mucosa della bocca e di alterazioni della colorazione dei denti, le compresse a rilascio prolungato non vanno succhiate, masticate o tenute a lungo in bocca, ma devono essere deglutite immediatamente intere con un bicchiere d'acqua.

Informi il suo medico o il suo farmacista nel caso in cui:

  • soffre di altre malattie
  • soffre di allergie o
  • assume o applica esternamente altri medicamenti (anche se acquistati di sua iniziativa!).

Si può somministrare il Tardyferon durante la gravidanza o l'allattamento?

Il Tardyferon viene prescritto anche durante la gravidanza e l'allattamento in caso di stato anemico. È molto importante consultare il medico prima d'iniziare la terapia del Tardyferon.

Come usare il Tardyferon?

Le compresse a rilascio prolungato si prendono prima o durante i pasti, senza masticarle, con un po' di liquido e non vanno succhiate, masticate o tenute a lungo in bocca, ma devono essere deglutite immediatamente interi con un bicchiere d'acqua.

  • In caso di leggera anemia e latente carenza di ferro:

Adulti: 1 compressa a rilascio prolungato 1 volta al giorno, la mattina

Bambini e adolescenti a partire da 10 anni: 1 compressa a rilascio prolungato 1 volta al giorno, la mattina

  • In caso di anemia grave:

Adulti: 1 compressa a rilascio prolungato 2 volte al giorno, la mattina e la sera

Bambini e adolescenti a partire da 10 anni: 1 compressa a rilascio prolungato la mattina fino ad un massimo di due volte al giorno (1 la mattina e 1 la sera) solo se non si supera la dose massima per bambini e adolescenti di 6 mg (Fe2+) /kg KG/d.

Tuttavia il suo medico può adeguare la posologia consigliata alle sue necessità.

La durata della terapia dipende dall'entità della carenza di ferro. La somministrazione va proseguita per circa 2 - 3 mesi dopo la scomparsa dei sintomi di carenza di ferro, per riempire anche i depositi del ferro.

Se per inavvertenza si prende una dose nettamente eccessiva, si possono manifestare dei fenomeni d'intossicazione da ferro. Essi iniziano con nausea, dolori di stomaco, vomito di contenuto gastrico nerastro («fondo di caffè») e diarrea.

Dopo un po' di tempo possono avvertirsi polso accelerato, vertigini, difficoltà di respirazione e colorazione blu («cianosi») delle labbra e della faccia, in casi gravi respiro irregolare, convulsioni e fenomeni di paralisi.

Il vomito provocato contribuisce ad eliminare un eccesso di ferro ingerito da poco. Come antidoto si consigliano uova crude e latte. In caso d'intossicazione è sempre necessaria una rapida cura medica.

Benché il medicamento Tardyferon non sia destinato ai bambini al di sotto dei 10 anni, ricordiamo che essi sono notevolmente più sensibili degli adulti ad un iperdosaggio di ferro. Una dose complessiva di circa 0,5 g di ferro (= 6 compresse a rilascio prolungato di Tardyferon) può già mettere in pericolo la vita dei bambini piccoli.

Si attenga alla posologia indicata nel foglietto informativo o prescritta dal suo medico. Se ritiene che l'azione del medicamento sia troppo debole o troppo forte ne parli al suo medico o al suo farmacista.

Quali effetti collaterali può avere il Tardyferon?

In seguito all'assunzione di Tardyferon possono comparire i seguenti effetti collaterali:

Comuni: nausea, flatulenza, dolore addominale, diarrea e stipsi.

Non comuni: feci scure, infiammazione della mucosa dello stomaco (gastrite), disturbi epigastrici (dispepsia), vomito, infiammazione della laringe, prurito, eruzione cutanea con arrossamento.

Frequenza non nota: alterazioni reversibili della colorazione dei denti, difetti di origine infiammatoria della mucosa della bocca e dell’esofago, danno al tessuto polmonare e restringimento delle vie aeree (in caso di uso non corretto),reazioni di ipersensibilità e orticaria. In caso di tali sintomi, informi immediatamente il suo medico.

Se osserva effetti collaterali qui non descritti dovrebbe informare il suo medico o il suo farmacista.

Di che altro occorre tener conto?

Visto che anche la confezione più piccola di Tardyferon (30 compresse a rilascio prolungato) contiene una dose complessiva di ferro che, presa in una volta sola, soprattutto da bambini piccoli, può provocare un avvelenamento che mette in pericolo la loro vita, questo farmaco va assolutamente conservato fuori della portata dei bambini.

Conservare a 15 - 30 °C).

Il medicamento non dev'essere utilizzato oltre la data indicata con «EXP» sul contenitore.

Per l'eliminazione di medicamenti che non prende più o di cui la data di scadenza è già trascorsa, si consiglia di riportarli in farmacia.

Il medico o il farmacista, che sono in possesso di un'informazione professionale dettagliata, possono darle ulteriori informazioni.

Cosa contiene il Tardyferon?

1 compressa a rilascio prolungato contiene:

Principio attivo: 80 mg di ferro bivalente sotto forma di solfato ferroso (II).

Sostanze ausiliare:

nucleo della compressa: maltodestrina, cellulosa microcristallina, ammonio metacrilato copolimero tipo B (Eudragit RS 30D), ammonio metacrilato copolimero tipo A (Eudragit RL 30D), talco, trietilcitrato, glicerolo dibeenato (Ph. Eur.).

Film di rivestimento: Sepifilm LP010 (ipromellosa, cellulosa microcristallina, acido stearico), ossido di ferro giallo (III) (E 172), ossido di ferro rosso (III) (E 172), biossido di titanio, trietilcitrato

Numero dell'omologazione

37448 (Swissmedic)

Dov'è ottenibile il Tardyferon? Quali confezioni sono disponibili?

In farmacia, senza ricetta medica.

Confezioni da 30 e 100 compresse a rilascio prolungato.

Titolare dell'omologazione

Pierre Fabre Pharma SA, 4123 Allschwil.

Questo foglietto illustrativo è stato controllato l'ultima volta nel setembre 2019 dall'autorità competente in materia di medicamenti (Swissmedic).