Zentiva cpr 40 mg blist 50 pce

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Informazione destinata ai pazienti

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Furosemide Zentiva® 40 mg

Helvepharm AG

Che cos'è Furosemide Zentiva e quando si usa?

Furosemide Zentiva con il principio attivo furosemide, è un diuretico che elimina gli edemi (accumuli di liquido nei tessuti) dovuti a malattie cardiache, renali, epatiche o a bruciature. L'aumentata escrezione urinaria comincia circa un'ora dopo l'assunzione di Furosemide Zentiva e dura 6-8 ore.

Furosemide Zentiva abbassa anche la pressione sanguigna elevata, non però quella normale. Se necessario, può essere somministrato anche in associazione con altri medicamenti contro la pressione sanguigna troppo elevata.

Furosemide Zentiva deve essere usato solo su prescrizione del medico.

Di che cosa occorre inoltre tener conto durante il trattamento?

La terapia con Furosemide Zentiva richiede un controllo medico regolare.

Poichè l'uso di Furosemide Zentiva può portare a un abbassamento del tasso di potassio nel sangue, si consiglia di seguire una dieta ricca di potassio (carne magra, patate, banane, pomodori, cavolfiore, spinaci, frutta secca ecc.). Occasionalmente può essere opportuno sostituire la perdita di potassio con un medicamento.

Quando non si può assumere/usare Furosemide Zentiva?

Furosemide Zentiva non deve essere assunto in caso di disfunzione renale senza produzione di urina, di disfunzione epatica accompagnata da disturbi della coscienza, di una grave carenza di potassio (ad es. in seguito a vomito prolungato, a diarrea grave o cronica, a disturbi della funzione epatica, a uso eccessivo di purganti), di una grave carenza di sodio, di ridotto volume ematico, di disidratazione, d'ipotensione, d'ipersensibilità alla furosemide e ai sulfamidici e durante l'allattamento.

Quando è richiesta prudenza nella somministrazione/nell'uso di Furosemide Zentiva?

Un controllo particolarmente accurato è necessario in casi di:

  • pressione sanguigna bassa, soprattutto nei pazienti a rischio a causa di una diminuzione significativa della pressione arteriosa (ad es. pazienti con restringimento delle arterie circonflesse cardiache o cerebrali);
  • diabete mellito (controlli regolari dalla glicemia);
  • gotta (controlli regolari degli acidi urici);
  • ostacolo al deflusso dell'urina (ad es. in presenza di ingrossamento della prostata, restringimento degli ureteri, rene con stasi urinaria) [deve essere garantito il deflusso dell'urina];
  • carenza di proteine (adattamento delle dosi con cautela);
  • presenza concomitante di cirrosi epatica e riduzione della funzionalità renale;
  • prematuri.

Durante un trattamento di lunga durata, devono essere controllati regolarmente determinati valori nel sangue. Una riduzione del volume ematico, una disidratazione corporea, alterazioni significative degli elettroliti e disturbi dell'equilibrio acido-base devono essere compensati. È necessario sorvegliare con particolare attenzione i pazienti ad alto rischio di disturbi degli elettroliti e se ci sia un'ulteriore perdita di liquidi con sudore eccessivo, diarrea o vomito.

Questo medicamento può ridurre la capacità di reazione, la capacità di condurre un veicolo e la capacità di utilizzare attrezzi o macchine.

Interazioni

Combinazioni sconsigliate

Combinazioni con determinati antibiotici o altre sostanze ototossiche, possono comportare un rischio di danni all'udito o al rene.

In rari casi, quando la somministrazione endovenosa di Furosemide Zentiva avviene entro 24 ore dopo la somministrazione di cloralidrato, possono comparire sensazioni di calore, sudorazioni improvvise, agitazione, nausea, aumento della pressione sanguigna e palpitazioni. Pertanto è sconsigliata la contemporanea somministrazione di furosemide e cloralidrato.

Combinazioni che richiedono particolare prudenza e attenzione

Interazioni possono verificarsi con generi voluttuari come la liquirizia e con medicamenti che influiscono sull'equilibrio dei sali, ad es. lassativi (soprattutto nei casi di impiego prolungato), altri diuretici, determinati ormoni, un particolare farmaco contro le ulcere gastriche (carbenoxolone) e provocare una carenza di potassio.

In caso di carenza di potassio o di magnesio, gli effetti terapeutici e gli effetti collaterali di determinati farmaci per il cuore (glucosidi cardioattivi ad es. digossina) possono essere potenziati.

Furosemide Zentiva può potenziare l'azione di altri medicamenti antipertensivi. Sono stati osservati forti abbassamenti di pressione, fino al collasso, specialmente in combinazione con i cosiddetti inibitori dell'ACE. La somministrazione degli inibitori dell'ACE o degli antagonisti recettoriali dell'angiotensina II (e un aumento del dosaggio) a pazienti già trattati con Furosemide Zentiva può portare a un peggioramento della funzione renale e, in casi isolati, a un blocco renale acuto. Prima di impiegare un inibitore dell'ACE o un antagonista recettoriale dell'angiotensina II, oppure prima di aumentarne la posologia, la somministrazione di Furosemide Zentiva deve essere temporaneamente interrotta o la sua posologia ridotta per 3 giorni.

Furosemide Zentiva può potenziare gli effetti collaterali di medicamenti dannosi per i reni. La somministrazione contemporanea della furosemide e di determinati antibiotici (cefalosporina ad alte dosi, ad es. cefaloridina, cefalotina) può avere un effetto negativo sulla funzione renale.

Determinati antidolorifici (ad es. l'acido acetilsalicilico e l'indometacina) possono indebolire l'azione di Furosemide Zentiva e, in presenza di carenza di volume ematico o di liquido corporeo, portare a un arresto della funzione renale. In caso di uso concomitante di Furosemide Zentiva, la tossicità di dosi elevate di salicilati può essere aumentata (potenziamento degli effetti collaterali dell'acido acetilsalicilico). Anche un particolare medicamento contro la gotta (probenecide), un antiepilettico (fenitoina), un medicamento utilizzato per il trattamento dell'ipertensione (aliskirene) nonché il metotressato possono diminuire l'effetto della furosemide. D'altra parte, Furosemide Zentiva potenzia l'effetto di determinati farmaci (ad es. analgesici, teofillina - un particolare medicamento contro l'asma - e certi rilassanti muscolari) oppure ne diminuisce l'effetto (ad es. farmaci contro il diabete o vasocostrittori come l'epinefrina e la norepinefrina).

Poiché il principio attivo furosemide può provocare un aumento dell'acido urico nel sangue e la ciclosporina (medicamento usato nei trapianti e che agisce sul sistema immunitario) riduce l'eliminazione dell'acido urico da parte dal rene, il rischio di un'artrite gottosa è più elevato in caso di somministrazione contemporanea di furosemide e ciclosporina A.

La somministrazione contemporanea di Furosemide Zentiva e cisplatino (medicamento per il trattamento del cancro) può avere un effetto negativo sull'udito.

La somministrazione concomitante di Furosemide Zentiva e di litio provoca un potenziamento degli effetti nocivi del litio sul cuore e sui nervi. Il livello di litio va controllato attentamente nella combinazione con furosemide.

L'assorbimento della furosemide può essere pregiudicato dal sucralfato, un preparato contro l'ulcera gastrica. L'assunzione dev'essere effettuata a distanza di 2 ore.

È richiesta prudenza nell'uso concomitante con il risperidone ed è necessario valutare bene i rischi e i benefici di un'associazione o di un trattamento simultaneo con la furosemide o con altri diuretici potenti, prima di prendere la decisione di utilizzarli.

Particolare prudenza occorre nel caso in cui vengano somministrate simultaneamente dosi elevate di Furosemide Zentiva e di levotiroxina (medicamento impiegato nel trattamento ormonale sostitutivo della tiroide), per la possibile diminuzione dei tassi ormonali tiroidei. Di conseguenza, se la terapia prevede questa associazione di medicamenti, occorre controllare i valori tiroidei.

Il suo medico o il suo farmacista sono comunque informati sulle possibili interazioni tra medicamenti.

Informi il suo medico o il suo farmacista, nel caso in cui

  • soffre di altre malattie,
  • soffre di allergie o
  • assume altri medicamenti (anche se acquistati di sua iniziativa).

Si può assumere/usare Furosemide Zentiva durante la gravidanza o l'allattamento?

In base alle esperienze fatte finora, non sono noti rischi per il bambino se il medicamento è usato correttamente. Tuttavia, non sono ancora state eseguite indagini scientifiche sistematiche. Se è incinta o se prevede una gravidanza, può assumere Furosemide Zentiva solo dopo aver consultato il suo medico.

Il trattamento durante la gravidanza richiede la sorveglianza della crescita fetale.

La furosemide raggiunge il latte materno e ne inibisce la produzione. Furosemide Zentiva non va assunto durante l'allattamento. Se l'assunzione è indispensabile, si consiglia di interrompere l'allattamento.

Come usare Furosemide Zentiva?

In linea di massima e se il medico non prescrive altrimenti, riguardo la posologia sono valide le seguenti indicazioni.

In generale all'inizio della terapia gli adulti assumono da mezza compressa a due compresse. Dose di mantenimento: da mezza compressa a una compressa.

Furosemide Zentiva va assunto a digiuno. Le compresse non vanno masticate, ma inghiottite con molto liquido.

Ai lattanti e ai bambini, Furosemide Zentiva viene generalmente somministrato per via orale. Dose raccomandata: 2 mg di furosemide/kg di peso corporeo fino al massimo di 40 mg al giorno.

Il medico decide la durata del trattamento che dipende dal tipo e dalla gravità della malattia.

Non modifichi di sua iniziativa la posologia prescritta. Se ritiene che l'azione del medicamento sia troppo debole o troppo forte, ne parli al suo medico o al suo farmacista.

Quali effetti collaterali può avere Furosemide Zentiva?

Con l'assunzione o l'uso di Furosemide Zentiva possono manifestarsi i seguenti effetti collaterali.

Comune (riguarda da 1 a 10 persone su 100)

Come conseguenza dell'aumento di escrezione di urina e di sali, sono stati spesso osservati disturbi nell'equilibrio dei liquidi e degli elettroliti.

Un'eliminazione elevata di urina, particolarmente nelle persone anziane e nei bambini, può provocare ipovolemia (carenza di volume ematico) e disidratazione con problemi alla circolazione. Questi si manifestano perlopiù con mal di testa, vertigini, debolezza, sonnolenza, secchezza della bocca, disturbi alla vista, diminuzione della pressione sanguigna e disturbi circolatori al momento di alzarsi. È stata segnalata inoltre una tendenza alla formazione di trombi essenzialmente nelle persone anziane.

Un aumento della perdita di sodio attraverso i reni può portare a una carenza di sodio - specialmente in una dieta povera di sale. Questa si manifesta spesso con i seguenti sintomi: crampi ai polpacci, inappetenza, debolezza, sonnolenza, apatia, stato confusionale e vomito.

Si possono verificare perdite di potassio specialmente in seguito a dieta povera di potassio come pure in seguito a vomito o a diarrea cronica. Una carenza di potassio può manifestarsi sotto forma di debolezza muscolare, eccessivo accumulo di gas nello stomaco e nell'intestino, costipazione, eccessiva escrezione urinaria, aumentata sensazione di sete con assunzione esagerata di liquidi e disturbi della formazione e della conduzione degli stimoli nel cuore. Forti perdite di potassio possono provocare una paralisi intestinale o disturbi della coscienza che possono arrivare fino al coma.

Sono state osservate situazioni di carenza di magnesio con la comparsa di crampi o disturbi del ritmo cardiaco.

La furosemide può abbassare il livello del calcio nel sangue (in casi molto rari sono stati osservati stati convulsivi).

Nei prematuri possono formarsi calcoli renali contenenti calcio e si può avere un deposito di sali di calcio nel tessuto renale.

Sintomi di disturbi della minzione (impossibilità o difficoltà a urinare) possono manifestarsi o peggiorare con l'uso di farmaci diuretici. Una ritenzione urinaria acuta con complicazioni secondarie può esserne la conseguenza.

Spesso si è osservata un'encefalopatia epatica (disturbo reversibile del sistema nervoso legato a un'insufficienza epatica) nei pazienti che soffrono di insufficienza epatocellulare (causata ad esempio da epatite, cirrosi o tumori del fegato), i cui sintomi si manifestano attraverso insonnia, ipersonnia (sonno eccessivo), disturbi della memoria, confusione, disorientamento, contrazioni muscolari brusche e brevi, tremori, disturbi della consapevolezza dei gesti e disturbi della coscienza.

Non comune (riguarda da 1 a 10 persone su 1000)

Reazioni allergiche (reazioni della pelle e delle mucose, prurito, orticaria, formazione di vescicole sulla pelle, arrossamenti della pelle, eczemi, emorragie a livello della pelle e delle mucose) ma anche stati febbrili e infiammazione dei vasi sanguigni o dei reni. Sono stati segnalati disturbi dell'udito reversibili e casi di sordità, talvolta irreversibili: nausea, ipersensibilità o fotosensibilità della pelle.

Raro (riguarda da 1 a 10 persone su 10 000)

Disturbi gastro-intestinali (vomito e diarrea). Cambiamenti del quadro sanguigno. In certi casi questi cambiamenti possono portare a una tendenza aumentata all'insorgenza di infezioni o di emorragie. Alterazioni della formula ematologica possono mettere la vita in pericolo. Disturbi della sensibilità o febbre: acufeni (percezione di rumori inesistenti), molto spesso reversibili. In caso di diabete mellito, l'assunzione di Furosemide Zentiva può (occasionalmente) aggravare il quadro metabolico o rendere manifesto un diabete latente (raramente).

Parestesia (prurito, formicolii), vascolarità (infiammazione della parete dei vasi sanguigni).

Molto raro (riguarda meno di 1 persona su 10 000)

Possono insorgere casi isolati di stasi biliare, pancreatiti acute e un aumento degli enzimi epatici: eruzioni cutanee sotto forma di macchie, con formazione di papule o altre eruzioni.

Alcuni valori di laboratorio possono alterarsi.

Nei pazienti gottosi si possono verificare accessi di gotta.

Sono stati riportati casi di vertigini, svenimento o incoscienza e cefalea con l'assunzione di Furosemide Zentiva.

L'assunzione di Furosemide Zentiva può aggravare un lupus preesistente o attivare questa malattia autoimmune.

Molto raramente sono state osservate anche reazioni cutanee gravi (sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica. sindrome DRESS e reazioni lichenoidi) che si manifestano con un'eruzione cutanea generalizzata (papule violacee, bolle/vescicole) e/o con interessamento delle mucose e febbre. Se sviluppa eruzioni cutanee e/o febbre, interrompa immediatamente l'assunzione di Furosemide Zentiva e si rivolga subito al suo medico. Sono stati segnalati casi isolati di rabdomiolisi (degrado dei tessuti muscolari che può provocare insufficienza renale) caratterizzati in particolare da dolori muscolari, debolezza e gonfiore muscolare. Se riscontra sintomi analoghi, contatti immediatamente il suo medico.

Se osserva effetti collaterali, si rivolga al suo medico o farmacista, soprattutto se si tratta di effetti collaterali non descritti in questo foglietto illustrativo.

Di che altro occorre tener conto?

Stabilità

Il medicamento non dev'essere utilizzato oltre la data indicata con «EXP» sul contenitore.

Istruzioni di conservazione

Conservare i medicamenti fuori dalla portata dei bambini. Conservare Furosemide Zentiva a temperatura ambiente (15-25°C) e al riparo dalla luce. In caso di forte esposizione alle luce, può verificarsi un'alterazione del colore del medicamento che però non altera la sua azione.

Se è in possesso di medicamenti scaduti, li riporti per favore in farmacia per l'eliminazione.

Il medico o il farmacista, che sono in possesso di un'informazione professionale dettagliata, possono darle ulteriori informazioni.

Cosa contiene Furosemide Zentiva?

1 compressa contiene:

Principi attivi

40 mg di furosemide

Sostanze ausiliarie

Lattosio e altre sostanze ausiliarie

Numero dell'omologazione

65140 (Swissmedic)

Dov'è ottenibile Furosemide Zentiva? Quali confezioni sono disponibili?

In farmacia, dietro presentazione della ricetta medica.

Scatole di 12 e 50 compresse.

Titolare dell'omologazione

Helvepharm AG, Frauenfeld

Questo foglietto illustrativo è stato controllato l'ultima volta nel luglio 2022 dall'autorità competente in materia di medicamenti (Swissmedic).